Via degli Dei

Via degli Dei

Il Clan Achernar in partenza

Opplà… eccoci qua! Lo primer giorno già lasciammo senza fatica e senza inganno. Co’ li trasporti e co’ li piedi, Madonna dei Fornelli ci attendeva. Da qui partiti siamo per la Via degli Dei. Lo secondo dì partito fu e Madonna dei Fornelli noi non vedemmo più. Bando alle ciance, noi la trama raccontammo e ora esplicitarla vorremmo. Con la sveglia molto presto speravamo di camminare con meno fatica ma invece una salita molto ripida ci attendeva. Un dislivello in salita di 1.080 m e in discesa di 1.050 m ha caratterizzato la tappa di oggi. Arrivati sulla cima a ora di pranzo ci siamo fermati per mangiare e riposare per poi ripartire alle 14.30. Proseguendo sul lungo sentiero in discesa e con qualche ginocchio in meno, siamo arrivati a Monte di Fo’. Dopo una bella doccia e l’ingresso in Clan di Marco, la nostra serata si è conclusa con una cena e una cantata. Lungo la Via degli Dei, vogliamo salutare con una dolce buonanotte. Adieux. [Daniele, Anastasia M. e Gabriella]

8 AGOSTO – Dopo aver trascorso la notte in un camping e aver svegliato tutti i nostri vicini alle 5.00 del mattino, siamo partiti con destinazione Sant’Agata. Partiti a bomba, abbiamo percorso 3 km, tutti in una discesa ripidissima e scivolosa in soli 30 minuti, poi ci siamo resi conto che il percorso era sbagliato! Tornati al punto di partenza stanchi morti, alle 9.00 abbiamo iniziato la strada. La strada ci ha condotto dentro e fuori dal bosco, permettendoci di ammirare il paesaggio salendo e scendendo dagli Appennini. Così il nostro percorso da 15 km è diventato di 21 km. Arrivati a Sant’Agata, gli abitanti ci hanno accolto a braccia aperte ad eccezione del barista che non ci ha voluto far accedere al bagno. Abbiamo mangiato e poi siamo andati a dormire tra le urla e le voci dei ragazzi che giocavano nel campo accanto a nostro. Chissà cosa ci aspetterà domani! [Sara, Silvia G. e Emanuele]

9 AGOSTO – Che schifo. Il centro polivalente di Sant’Agata odora di miseria. Ci svegliamo all’alba in cerca di fortuna. Camminiamo diverse miglia in piana ripercorrendo la strada del giorno precedente. Matteo suggerisce uno scorcio inesistente. Ci fermiamo ad assaggiare more, l’estate è finita, altri scout all’orizzonte ed un futuro inglorioso. Il Mugello è una palude, contadini toscani ingannevoli annaffiano sotto il sole campi aridi. Vorrei che gazzelle esplodesse. Unica gioia pranzo libero, guerra per i viveri tra miserabili, sconfitte culinarie per alcuni e trionfi gourmet per pochi eletti. Silvia prova a morire, ma non riesce e continua a camminare. Il sole incendia i crani e gli animi. Formiche tormento degli uomini. Moriremo tutti, una salita faticosa ci unge la fronte. I cipressi rinfrancano l’anima e le membra. Chicchi di mais e di bacche di Goji abbracciano i fratelli esausti. “Il padrone non può essere disturbato”. L’amaca non è mai abbastanza grande. Scenari pittoreschi riflessi negli occhi (dell’anima?). Arrivati, deserto, interiora divine e sonno. Si conclude così un’altra misera giornata. Quanto ancora durerà? [Nicola e Chiara, umilissimi Conti]

10 AGOSTO – Come disse Gandalf: “attendi il mio arrivo alla luce del quinto giorno. All’alba guarda a est”. Ma invece del vecchio Stregone Bianco e dei Cavalieri di Rohan giunse il nostro eroe più valoroso il Secco! Con il suo mitico grido di battaglia: “giornoooo”. La sveglia delle 5 così preannunciava una giornata florida e piena di sorprese. Si è riunito così la nostra Pattuglia, coppia consolidata ormai da anni, amichevolmente detta “Lorsecco”, che dopo averci fatto preparare zaini e tende in fretta e furia per partire, con una gag tristissima ci ha comunicato che saremmo partiti per l’Hike. Divisi in coppie abbiamo affrontato la salita al Monte Senario. Arrivati in cima i mitici Lorsecco ci hanno fatto trovare come merenda dei “sapidi” salumi, formaggi e una focaccia nostrana. Dopo esserci rifocillati con il pranzo, dopo l’ennesima foto di gruppo voluta dal secco con il panorama del convento sul monte, i sopracitati Lorsecco hanno ripetuto la loro triste gag e siamo partiti per il secondo Hike, direzione Olmo! Dopo essere stati cacciati dalla pizzeria che ci avrebbe dovuto ospitare, abbiamo mandato i nostri due alfieri di logistica in avanscoperta che ci hanno condotto nel giardino dell’Hotel Dino, che però non ci offriva abbastanza acqua da darci la possibilità di lavarci. Con questo sono 3 giorni!!! Il nostro eroe Secco ha dato ancora una volta prova del suo valore portandoci i gelati. La serata, rallegrata dalle delizie culinarie, si è conclusa con qualche canzone e con la contemplazione del cielo stellato sopra una Firenze illuminata. Ci siamo quasi, per oggi è tutto, baci stellari dalla fantastica tripletta. [Bianca, Lorenzo e Chiara St.]

Piazza della Signoria,
fine della parte “strada” della Route

11 AGOSTO – Un’altra sveglia suonò all’alba e una nuova giornata di sofferenza iniziò. Partirono dal grigio paesino di Olmo diretti verso la cooperativa che rifornisce il borgo di Fiesole. Ingenuamente speranzosi i membri del Clan Achernar percorsero il sentiero tortuoso diretto verso la cittadina, dilettandosi nello scattare foto di gruppo. Tuttavia raggiunta la meta dopo 10 km di strada, una notizia pesante come un macigno si abbatté sui nostri avventurieri: il supermercato era chiuso. I componenti del gruppetto Menù affiancati dai rappresentanti della Logistica, prontamente si adoperarono per trovare una soluzione all’inaspettato problema, corsero in lungo e in largo per l’intera cittadina, visitarono osterie, ispezionarono paninari, ma nessuno di questi tentativi portò frutti e i nostri eroi sembravano spacciati. L’unica strada percorribile era quella che in tutti i modi stavano cercando di evitare, ovvero di raggiungere prima del previsto la tanto agognata Firenze. Macinati 4 km che separano le due località, giunsero al luogo della loro salvezza, l’Esselunga fiorentina. I nostri esploratori non indugiarono un secondo e si riversarono nel magazzino facendo razzia dei viveri più economici esposti sugli scaffali. Si sistemarono frettolosamente in Piazza della Libertà e consumarono voracemente il pasto da loro stessi ideato. Un paio d’ore per riposarsi, igienizzare i propri indumenti e far splendere i fornelli appena utilizzati, prima di ripartire diretti alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Duomo di Firenze. Una volta purificata l’anima e riempito lo spirito grazie alla Santa Liturgia Eucaristica vespertina, in 10 minuti arrivarono al traguardo finale della loro estenuante Route, Piazza della Signoria. Da questo momento in poi, ogni ora passò come fosse un attimo. Sistemazione nelle camere del convento ospitante, doccia, cena e riposo ristoratore. [Giustino, Virginia e Costanza]

12 AGOSTO – Dopo la prima notte a Firenze, inizia per il clan achernar l’esperienza di Servizio, conclusione del Capitolo dell’anno. La giornata comincia con un alzataccia alle ore 6:30. Dopo un’abbondante colazione a base di biscotti, te e caffè, per le 8:00 il Clan, diviso in tre gruppi si avvia verso i pesanti servizi che lo terranno occupato tutta la mattina. I servizi, svolti presso centri Caritas, riguardavano l’accoglienza ai migranti. Questi centri che ci hanno ospitato erano un CAS, uno SPRAR e un’altra struttura ospitante famiglie. Una volta rientrati, alle 15:00 circa, è inevitabilmente scaturita una condivisione della propria esperienza di servizio, ognuno ha cercato di far notare come il proprio servizio fosse il più faticoso, ma a cambiare le carte in tavola è stato il racconto di chi ha fatto servizio con i bambini, che, a detta di chi l’ha svolto è stato molto faticoso a causa dell’iperattività dei bambini. Nonostante le fatiche provate durante i servizi, ad ognuno di noi è rimasto qualcosa di costruttivo. Dopo essere rientrati, il pomeriggio è trascorso con la condivisione del Punto della Strada, la merenda e la lectio divina, diventata ormai abitudine e strumento di preghiera del Clan. Dopo una cena a base di trofie, guanciale e zucchine è stato il momento della conclusione della Catechesi. Anche dopo questa pesante giornata, per il Clan è arrivato il momento della nanna alle ore 23:00 circa, in previsione di un ormai solita alzataccia. [Paolo, Anna e Silvia M.]

13 AGOSTO – Ore 6:30 a.m., Lorenzo, Matteo e Nicola ci svegliano con “lupo salta su” e delle bellissime serenate personalizzate. Poi ci siamo rifocillati con una ricca colazione interamente “SMART”…una delizia. Come ieri, siamo andati a svolgere i servizi nelle stesse strutture ma scambiandoci di gruppo tra noi. Una volta tornati dai servizi, Lorsecco ci dicono di preparare lo zainetto con i libretti, peso totalmente inutile (visto che non li abbiamo neanche tirati fuori), la borraccia, il cappello e la cuffia…per i pidocchi e l’asciugamano con il costume! Infatti siamo andati in piscina, dove ci siamo fatti riprendere dal bagnino per la nostra voglia di tuffarci. Dopo varie prove di virilità nella piscina comunale di Firenze, ci siamo lavati e profumati…dopo due giorni! La sera Lorsecco ci hanno portato a festeggiare la fine della Route con un ottimissimissima cena tipica toscana e così si è spezzata la maledizione della cena. Nella via del ritorno, Matteo ha mostrato e dedicato a Virginia tutti gli scorci possibili e immaginabili di Firenze. Poi siamo tornati a casa e siamo andati a dormire. [La miglior tripletta di sempre: Secco, Matteo e Anastasia]